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Obiettivi trasversali: scoprire talenti
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di Patrizia Appari
Il mondo contemporaneo richiede alle nuove generazioni abilità di pensiero di livello superiore: riflessione, pensiero critico, autoregolazione, collaborazione, gestione di conoscenze complesse, uso del problem solving e del pensiero creativo. La scuola, nello svolgimento del suo compito primario di “scoprire la capacità degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze (1)” è invitata a ridefinire i lineamenti di un allievo al quale offrire gli “strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni (1)” necessarie al raggiungimento di traguardi formativi quali: una mente plurale e un’etica solidaristica. E’ allora indispensabile l’impegno nella realizzazione di percorsi che promuovano “negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie (1) ” per adeguarsi/li alle trasformazioni della società.
Nella premessa alle Indicazioni per il curricolo si auspica di poter affidare alla scuola il compito di sviluppare nelle nuove generazioni le capacità operative e generative del pensiero:
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dispositivi mentali superiori di analisi e sintesi, di induzione e deduzione;
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dispositivi ermeneutici come la capacità di comprendere e di interpretare le conoscenze;
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dispositivi investigativi da individuare nella capacità di scoprire e di produrre conoscenze;
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dispositivi generativi, quali la capacità di inventare e di creare nuove conoscenze
Da numerose ricerche, condotte dagli anni sessanta del XX secolo in avanti, su individui che nel corso della loro esistenza hanno sviluppato e messo a frutto capacità creative, possiamo dedurre le caratteristiche delle personalità creative. La personalità creativa è un soggetto autonomo, è indipendente nei propri giudizi, rifiuta di sottomettersi alla pressione altrui, di aderire a false opinioni anche se espresse da gruppi; preferisce la complessità
Da dati raccolti in ricerche su soggetti creativi adulti per i quali la creatività ha contribuito al successo nella vita lavorativa, i ricercatori hanno disegnato l’identikit del soggetto creativo. Una personalità creativa ha buona opinione e accettazione profonda di se stesso, è indipendente, intuitivo, determinato, autonomo e preciso nel lavoro. E’ aperto verso i propri sentimenti e le proprie emozioni, dimostra una intelligenza sensibile. E’ spontaneo, fiducioso nelle relazioni sociali, franco, spiritoso, ma anche esigente, aggressivo, egocentrico, persuasivo, libero da coercizioni e inibizioni convenzionali e, per finire, non conformista. I dati raccolti nello studio degli ambienti sociali di provenienza dei soggetti analizzati, hanno anche descritto le caratteristiche degli ambienti familiari e scolastici che favoriscono la creatività. Negli ambienti familiari creativi al bambino è data la massima libertà di esplorazione e di decisione, è favorita l’autonomia personale. Negli anni dell’infanzia e dell’adolescenza l’identificazione è contemporanea con il padre e con la madre o non esiste identificazione con nessuno dei due. Le madri di questi soggetti vengono descritte come autonome, attive, con interessi, a volte in carriera o comunque indipendenti dai mariti. I genitori della maggioranza dei soggetti creativi hanno lasciato ai figli la scoperta autonoma delle regole di vita e l’autonoma adozione delle stesse attraverso lo sviluppo di un codice morale personale. La maggior parte delle famiglie non hanno manifestato inquietudine per le potenzialità artistiche dei figli, non hanno espresso profezie autorealizzanti, hanno incoraggiato apertura a tutte le idee.
Gli insegnanti, nel rendersi consapevoli che la creatività è un aspetto sovradisciplinare necessario alla capacità di risolvere efficacemente problemi sia di carattere scolastico che pratico, hanno il dovere di scoprire il talento quando è ancora allo stato potenziale per attitudine intuitiva o tramite mezzi di previsione validi. Gli insegnanti sono tenuti a creare climi sociali ed ambienti intellettuali che possano favorire il suo sviluppo e la sua espressione.
Dalla lettura del documento, che invita le scuole e i collegi a riorganizzare i propri curricoli alla luce delle nuove indicazioni, si evince che il discorso sulla creatività richiede riflessione da parte degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di 1° grado al fine di costruire percorsi formativi secondo gli obiettivi di apprendimento e i traguardi di sviluppo di competenze stabiliti per ogni campo d’esperienza ed area disciplinare e per ciascun ciclo d’istruzione.Per quanto riguarda
Questa area manifesta connotazioni di carattere sovradisciplinare se considerata nel suo complesso di linguaggi verbali e non verbali: lingua italiana, lingue comunitarie, musica, arte e immagine, corpo, movimento e sport e connotazioni di carattere disciplinare nel momento nel quale si considera ciascuna disciplina organizzata in temi, problemi, metodi e linguaggi propri. L’attenzione alla dimensione trasversale favorisce l’integrazione dei linguaggi e amplia la gamma di possibilità espressive. Spetta alla scuola ripensare, costruire il curricolo avendo come traguardo trasversale l’obiettivo conclusivo del percorso di “Arte e immagine” per la scuola secondaria di primo grado: essere un cittadino colto, alfabetizzato (e creativo …. aggiungeremmo noi) in grado di esprimersi utilizzando il linguaggio visuale e dell’arte.
1. Cultura, scuola, persona – Premessa alle Indicazioni per il curricolo
2. La semplicità è un atteggiamento percettivo che lascia entrare nel sistema solo ciò che può essergli integrato senza turbamento né disordine, rischiando di escludere dalla propria esperienza aspetti significativi della realtà.![]()