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30-07-07 Lettera del Ministro

                                                                               Roma, 30 luglio 2007 

                  

Cari Presidi,


come in altri Paesi dell'Unione europea, anche in Italia la durata dell'obbligo di istruzione è stata elevata a 10 anni dalla legge 27/12/2006, n. 296, articolo 1, comma 622.

L'innalzamento dell'obbligo di istruzione rappresenta un obiettivo strategico, decisivo per consentire ai giovani l'acquisizione dei saperi e delle competenze indispensabili per il pieno sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni e per l'esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza.  Si tratta di uno strumento indispensabile per favorire il successo formativo e prevenire e contrastare la dispersione scolastica.

Questo obiettivo risponde alle mete irrinunciabili per la cittadinanza europea indicati dalla Raccomandazione della Commissione e del Consiglio dell'Unione Europea 18 dicembre 2006 sulle competenze chiave per l'apprendimento permanente.

Il regolamento ministeriale sul nuovo obbligo è stato inviato al Consiglio di Stato per il prescritto parere, dopo essere stato sottoposto all'esame del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione. In attesa del  perfezionamento di  tutte le procedure previste dalla legge per la formale adozione di tale regolamento, nell'imminenza dell'inizio del prossimo anno scolastico ritengo molto importante partecipare tempestivamente alle scuole il documento tecnico ad esso allegato, che contiene gli indirizzi relativi ai saperi e alle competenze (articolati in conoscenze e abilità) da acquisire per assolvere l'obbligo di istruzione.

L'introduzione del nuovo obbligo si colloca nel quadro delle norme vigenti sul diritto/dovere all'istruzione e alla formazione, in base alle quali nessun giovane può interrompere il proprio percorso formativo senza aver conseguito un titolo di studio o almeno una qualifica professionale entro il 18° anno di età.
L'obbligo di istruzione costituisce, quindi, un passaggio obbligatorio che non ha carattere di terminalità e non è caratterizzato da un proprio autonomo ordinamento.

Gli indirizzi contenuti nel documento tecnico hanno carattere sperimentale e si applicano negli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009. Essi non incidono sugli attuali ordinamenti degli istituti di istruzione secondaria superiore e rispettano le loro diverse identità, con riferimento agli ordini di studio, alle tipologie e agli indirizzi. Tale quadro di riferimento, in questa stessa fase, riguarda anche i percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale, secondo quanto previsto  dall'articolo 1, comma 624, della citata legge 296/06, nel rispetto delle competenze delle Regioni e degli Enti locali in materia.

Il percorso di innovazione si svilupperà, quindi, a partire dal prossimo anno scolastico 2007/2008 sino alla ricomposizione, in un contesto unitario, di tutti gli ordinamenti dell'istruzione a partire dall'anno 2009/2010.
In tale anno, si attuerà il nuovo assetto del secondo ciclo costituito, in base all'articolo 13 della legge n. 40/07, dal sistema dell'istruzione secondaria superiore - articolato in licei e in istituti tecnici e istituti professionali - e dal sistema dell'istruzione e formazione professionale.

Contestualmente alla fase di prima attuazione del nuovo obbligo di istruzione prenderà il via la sperimentazione biennale delle nuove Indicazioni  per il primo ciclo di istruzione. Nel frattempo, saranno adottati anche i provvedimenti relativi alla riorganizzazione degli istituti tecnici e degli istituti professionali.

Il quadro normativo disegnato da questi diversi provvedimenti (obbligo di istruzione, Indicazioni  per il primo ciclo, riorganizzazione degli istituti tecnici e professionali) va nella direzione della necessaria integrazione di saperi e competenze, da tempo al centro del dibattito pedagogico e della ricerca delle scuole. Le competenze, così intese non riguardano una versione riduttiva del saper fare; costituiscono, invece,  quel saper fare ad ampio spettro che conferisce senso autentico e motivante alle "cose apprese e utilizzate", perché siano riconducibili a sé e utilizzabili in più campi e con versatilità. Al contempo i saperi, fermi restando i programmi dei diversi corsi di studio, devono potersi concentrare, in primo luogo, su conoscenze chiave irrinunciabili, apprese in modo serio e generative di nuovo apprendimento.

La novità è, dunque, quella di rivolgere il sapere disciplinare al raggiungimento di tali competenze, di cui occorre sperimentare anche la certificabilità. In questo quadro di riferimento, sono le scuole a "realizzare"e non ad "applicare" l'innovazione in relazione agli assi culturali considerati strategici (allegato n. 1) e alle competenze chiave (allegato n. 2).

All'inizio del prossimo anno scolastico, i Collegi dei docenti saranno chiamati ad elaborare e organizzare modalità di insegnamento e apprendimento per gli studenti coerenti con il proprio Piano dell'Offerta Formativa.

Il periodo di prima attuazione ha una grande importanza nella costruzione di esperienze pedagogiche e didattiche capaci di consolidare e ampliare effettivamente i saperi e le competenze degli studenti, che possono rappresentare un'importante prova del rinnovato interesse delle scuole dell'autonomia per valorizzare le molte esperienze già da loro condotte; finalizzare il lavoro di autonoma progettazione all'integrazione dei curricoli; curare una migliore definizione dei percorsi dei primi due anni dell'istruzione secondaria superiore sulla base dei risultati di apprendimento (saperi e competenze attesi).

Si intende, dunque, promuovere un'innovazione sostanziale,  sostenuta a livello nazionale e territoriale, per rendere effettivo l'esercizio dell'autonomia scolastica, nella consapevolezza che l'acquisizione delle esperienze delle scuole è indispensabile per la costruzione della nuova istruzione obbligatoria.
Il processo partecipativo, con al centro le scuole e i docenti, è necessario anche per promuovere il monitoraggio e la valutazione dei risultati delle innovazioni indotte dall'attuazione del nuovo dell'obbligo di istruzione. Le forme di valutazione scelte saranno esse stesse parte del lavoro integrato tra questo Ministero, nelle sue varie articolazioni territoriali, e le scuole dell'autonomia nell'ambito di un percorso condiviso.

Sarà oggetto di lavoro comune anche l'individuazione delle proposte relative alle forme di bilancio e di certificazione di saperi e competenze, anche con l'obiettivo di rendere i giovani consapevoli del significato e del valore che esse assumono, ai fini dell'effettivo possesso delle competenze chiave di cittadinanza al termine dell'istruzione obbligatoria.

Occasioni di confronto accompagneranno l'azione delle scuole sull'utilizzazione del sapere disciplinare, sull'organizzazione del tempo scuola, sulla costruzione della quota curricolare delle scuole, sul clima in cui avviene il processo di insegnamento/apprendimento, sul livello della sinergia tra i soggetti del sistema formativo allargato.

Il dibattito culturale e professionale, che si svilupperà progressivamente, potrà offrire un significativo contributo alla ridefinizione degli ordinamenti del secondo ciclo, anche sulla base degli esiti della prima attuazione dell'obbligo di istruzione.

Allo scopo di sostenere la dimensione collegiale della professione docente dinanzi alle sfide di questa innovazione e a dare risorse e supporto alle reali esigenze didattiche, verrà predisposto, anche con la collaborazione delle Associazioni professionali e disciplinari, un Piano di formazione per i docenti, che potrà offrire spazio anche a momenti di auto formazione, finanziato con il fondi di cui alla Legge n.440/97 e con altri fondi disponibili.

L'introduzione dell'obbligo di istruzione sarà sostenuta anche da un piano di monitoraggio e di valutazione dell'attuazione delle indicazioni contenute nel regolamento, con la collaborazione dell'Agenzia per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica, dell'INVALSI e, per quanto riguarda  l'applicazione del comma 624, dell'ISFOL.

Colgo l'occasione per ringraziare sentitamente i dirigenti scolastici, i docenti e tutto il personale della scuola per questo ulteriore impegno.


 
 Giuseppe Fioroni

 

a)lettera scuole - 03 agosto 07

b)Doc. Tecnico - 28 giugno 07

c)Allegato1-assi culturali - 28 giugno 07

d)Allegato2 - 28 giugno 07

 


 

 


 

 

 

                                                                                                 

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